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Contro Facebook proliferano i tanti gruppi chiusi in cui gli utenti postano, naturalmente privo di il consenso

Contro Facebook proliferano i tanti gruppi chiusi in cui gli utenti postano, naturalmente privo di il consenso

Fa sofferenza pensarlo, pero purtroppo non stupisce

delle dirette interessate, semplici scatti di attivita quotidiana di donne, spesso amiche sopra abituale sul social sistema (tuttavia qualora la privacy dei post e impostata riguardo a ‘generale’ chiunque puo vederle e di ripercussione sottrarle), dando inizio verso commenti osceni e addensato inneggianti allo violenza carnale.

Alcune vittime se ne sono accorte, mediante reazioni diverse

C’e nondimeno chi va ancora dall’altra parte, e utilizza a causa di rivincita ciascuno apparecchio in precedenza parecchio rinomato sul web, cosicche ha avuto diverse vittime frammezzo a le donne di compiutamente il umanita il ‘revenge porn’. La vicenda si ripete da anni mediante lo identico testo morte di una vincolo e rappresentazione e monitor dei momenti di confidenza diffusi sul web e visualizzabili da chiunque. Marta (notorieta di fantasia), scarso oltre a di trent’anni, ne e stata caduto su Facebook, e verso L’Espresso racconta il suo personale averno «Stavo per mezzo di un umano inetto, premuroso e permaloso, affinche passava ore circa Facebook. Mentre lo lasciai, insulto tutti i miei amici e mi minaccio di spandere le rappresentazione private perche mi aveva scattato durante la rapporto. Eppure non potevo immaginare perche sarebbe affermato a tanto».

Compiutamente inizio qualora un amico di Marta le segnalo di aver ricevuto una richiesta d’amicizia, pero per mezzo di un altro disegno, durante cui tutte le rappresentazione erano corretto quelle intime. Malauguratamente, non si trattava di un casualita recondito l’ex della collaboratrice familiare durante un isolato mese apri perlomeno 17 diversi profili, tutti verso suo appellativo, per mezzo di immagini private di cui periodo per possesso. In Marta epoca l’inizio dell’incubo «Io, la mia gruppo e i miei amici abbiamo accaduto intere giornate a segnalarli e verso chiederne la compimento verso Facebook, insieme questo aveva travisato la mia cintura. Qualunque ricorrenza c’erano nuove foto e scene intime, corredate da commenti umilianti di qualsivoglia tipo». Ciononostante non epoca finita in quel luogo.

All’improvviso, arrivarono nuovi profili, accompagnati addirittura da dettagli rigorosamente personali, che l’indirizzo di edificio. Sul sincero spaccato Marta inizio a accogliere richieste d’amicizia, allusioni sessuali e rappresentazione di organi sessuali maschili. Non abbandonato datingranking.net/it/bbwdesire-review molti arrivarono per presentarsi per residenza, riservandole pesanti avances e insulti, e la tenero dovette rinchiudersi verso mesi. Verso quel luogo decise di ripetersi alle vie legali, ma la cammino era tutta per pendio «Sono cammino in questura, all’anticrimine. Non alla polizia postale gli uffici del mio citta principale di distretto sembrano inaccessibili e nel caso che chiami spiegando l’accaduto devi innanzitutto esporre che funziona Facebook e i suoi gruppi. Provo verso denunciarli questi gruppi, pero incorro con risposte disarmanti mezzo “Eh eppure lei non doveva muoversi adattarsi queste foto”. Alla fine turno polizia; bensi e li sulle prime fanno storie, questa cambiamento adducendo ragioni giurisdizionali ragione io risiedo da un’altra ritaglio. Ciononostante Internet non e una municipio, non ha localizzazioni geografiche precise e se devi spiegarlo alla Postale, e grave».

Facebook, per discrepanza di gente strumenti mezzo Google ovvero Dropbox, ormai in nessun caso rimuove i gruppi incriminati, in quanto comunque sono pronti per rivivere sotto gente nomi. Marta, adesso, prosegue la propria contesa legale e ha vinto la sua precedentemente battaglia un curia ha vietato all’ex di essere ricco dispositivi insieme connessioni Internet. Le accuse nei confronti dell’uomo sono varie si va dalla ingiuria alla sostituzione di tale, passando durante maltrattamenti fisici. «Mi sono vergognata e mi vergogno tuttora di emergere di abitazione, sono terrorizzata. Nel caso che non avessi avuto la vera, forse mi sarei uccisa. Ciononostante voglio assalire» – conclude Marta – «Non mi fedele oltre a di nessuno, bensi voglio che la mia dolore possa aiutare tante vittime mezzo me. E fino per laddove non vedro quel prodigio con patimento non mi arrendero».